Graffe Napoletane con Patate, morbidissime e profumate

Le Graffe Napoletane con Patate sono una fantastica ricetta, così soffice che sembra di mordere una nuvola. Pensate che sia complicato prepararle? Lo faremo assieme, dovrai seguire la ricetta ed il procedimento passo passo e vedrai che risultato. I tuoi cari non potranno credere che sono opera tua.
Cosa sono le Graffe Napoletane con Patate?
Non sono altro che delle ciambelle di pasta lievitata con all’interno delle patate lessate. Le graffe sono comparse in seguito della dominazione austriaca nel 1700, Una rielaborazione dei Krapfen, tipico dolce austriaco, fritto, cosparso di zucchero e ripieno di confettura.
Graffe o ciambelle, chiamatele come volete, sono una meraviglia di sapore e profumo, proprio come quelle al bar.
Scopriamo come si fanno le graffe
Le Graffe Napoletane con Patate, morbidissime e profumate tipica del Carnevale. Un dolce lievitato e fritto tipico della pasticceria napoletana che viene gustato non solo durante questa festività ma anche durante tutto il resto dell’anno.
Siete pronti a mettere le mani in pasta? E a sporcarvi con lo zucchero dopo averle prese a morsi?
Utensili
- Ciotola per impastare provvista di coperchio o pellicola
- Spianatoia
- Teglia o vassoio
- Pentola per friggere
- Termometro per controllare la temperatura dell'olio
- Impastatrice se l'avete ma non è fondamentale
Ingredienti
Per il lievitino:
- 120 g Farina Manitoba
- 120 g Latte in alternativa acqua
- 3 g Lievito di birra disidratato
Per l'impasto:
- 400 g Farina Manitoba
- 260 g Patate lessate e sbucciate circa 300g da crude
- 3 Uova medie 165g
- 100 g Farina 00
- 75 g Burro morbido
- 80 g Zucchero semolato più quello necessario dopo la frittura
- 1 Stecca di vaniglia
- Sale fino un pizzico
Per la frittura:
- Olio di semi di girasole o arachidi
Preparazione
Prepariamo il lievitino:
- Versiamo in una ciotola il latte e il lievito, facciamo sciogliere.
- Aggiungiamo la farina e mescoliamo con una forchetta.
- Otterremo un impasto morbido che non dovremo lavorare molto, dobbiamo solo amalgamare tutti gli ingredienti.Copriamo e mettiamo all'interno del forno spento con la luce accesa. Facciamo riposare per 2 ore.
Per l'impasto:
- Nel frattempo lessiamo le patate e le sbucciamo e schiacciamo. Per utilizzarle dovranno essere fredde.Trascorse le 2 ore, prendiamo il lievitino e procediamo con l'impasto. Uniamo la farina setacciata, le uova, le patate fredde, lo zucchero, il sale e i semi della bacca di vaniglia. Impastiamo.
- Quando l'impasto si sarà formato, aggiungiamo il burro morbido e lo facciamo assorbire.
- Quando avremo ottenuto un impasto liscio, morbido e ben formato. Possiamo continuare l'impastamento su di una spianatoia leggermente infarinata.Rimettiamo il nostro impasto nella ciotola, chiudiamo con il coperchio o la pellicola e rimettiamo nel forno spento con la luce accesa fino a che la massa non triplica il suo volume. Ci possono volere anche 3 ore.
- Quando l'impasto sarà triplicato, lo togliamo dalla ciotola e lo mettiamo sulla spianatoia, gli diamo 2 giri di pieghe di rinforzo, ripiegando la massa su se stessa.
- Dividiamo l'impasto in circa 12/13 pezzi per avere poi delle belle graffe cicce. Se invece le volete più piccole e meno spesse, potete ricavare 15/18 porzioni. Lisciate ogni singola pallina in modo che sia il più possibile tonda. Lasciamo riposare coperto per 20 minuti.
- Prendiamo una pallina e con le mani leggermente infarinate, formiamo un buco centrare che poi allargheremo. Considerate che questo buco dovrà essere largo almeno 5cm perché durante l'ultima lievitazione potrebbe richiudersi se troppo piccolo.Adagiamo ogni graffa su di una teglia o vassoio rivestito con carta da forno. Lasciatele ben distanziate.Mettiamo nel forno spento con la luce accesa per l'ultima lievitazione che durerà circa un ora o comunque fino al raddoppio.
- Trascorsa l'ora, prendiamo le nostra teglie e le tiriamo fuori dal forno. Versiamo l'olio nella pentola e l'ho portiamo a 175°C.
- Tagliamo la carta da forno sotto le graffe per poterle poi friggerle senza rovinare la lievitazione.
- Quando l'olio è a temperatura, immergiamo una graffa e appena si stacca leviamo la carta da forno. Io ho utilizzato una pentola piccola per avere l'olio profondo e per controllare bene la cottura.
- Quando vediamo che l'impasto immerso nell'olio inizia a dorare, giriamo le graffe su se stesse e finiamo la cottura.
- Scoliamo le nostre graffe e le lasciamo qualche secondo sulla carta assorbente e poi le passiamo subito nella zucchero semolato su entrambi i lati.
Note
- Se non avete la bacca di vaniglia, potete sostituirla con la buccia d’arancia non trattata grattugiata, direi almeno 2. È molto importante che si senta, perché è la cosa che conferisce aroma e profumo ad un impasto che non ha un sapore travolgente.
- Ho scelto quel modo ti formare le graffe per non perdere troppo tempo a stendere e tagliare con lo stampino l’impasto. Perché poi andrebbe rimpastato e risteso ma avrete un impasto troppo nervoso che vi farebbe perdere un sacco di tempo.
- Non siete obbligate a fare le fasi di lievitazioni nel forno spento ma aiuta a raggiungere una temperatura intorno ai 28°c e senza spifferi. Mi raccomando forno spento e solo la lucetta accesa.
- Io l’impasto l’ho realizzato a mano ma se voi avete un impastatrice è una mano santa. Poi, io adoro toccare la pasta ed impastare a mano, è molto anti stress, anche se avendo le mani molto calde, scaldo un pochetto l’impasto ma è una cosa che adoro.
- Ultimo consiglio, anzi è più un suggerimento goloso. Se avete utilizzato la bacca di vaniglia per l’impasto, non buttate via la bacca stessa. Mettetela nello zucchero che poi utilizzerete per passare le graffe una volta fritte. Strofinate proprio con le dita lo zucchero nelle pareti della bacca. Otterrete uno zucchero con qualche puntino scuro, ma non è una cosa brutta, che avrà un buonissimo profumo di vaniglia.
- Queste graffe si conservano soffici al massimo 3 giorni chiuse bene in un sacchetto, anche se dubito che dureranno abbastanza. Appena tirate su dallo zucchero, ancora tiepide sono spettacolari.

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In linea di massima non c’è una patata preferita per realizzare le graffe ma, le patate vecchie essendo più farinose conferiscono più morbidezza ed un sapore migliore all’impasto.
A mio avviso è da preferire un olio con un punto di fumo alto, ovvero che si deteriori meno con la temperatura e che non ceda il suo sapore all’impasto in cottura. Direi un olio si semi di arachidi o girasole, quello l’oliva e extravergine rilascia un sapore incisivo sul prodotto finale. Sconsiglio gli oli di semi vari perché non si conosce quali tipologia di oli sia composto e sopratutto come reagiscono allo stress del calore e all’intensità del calore.
Bisogna tenerle al riparo dall’aria, vi suggerisco di conservarle all’interno di sacchetti per alimenti chiusi oppure congelarle subito dopo fritte appena che si raffreddano.
Quello che fa attaccare meglio lo zucchero semolato alle graffe è il calore quindi, appena scolate dall’olio si tengono qualche secondo sulla carta assorbente e poi via subito, ancora calde nello zucchero semolato.
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In questo modo saprò che ti è davvero piaciuta gustarla ma SOPRATTUTTO prepararla….Ciao, alla prossima ricetta e ricorda…
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